Mentre l’OMS spinge l’Europa verso il proibizionismo, gli esperti la spingono verso la riduzione dei danni del tabacco

Un nuovo documento dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha riportato un aumento del consumo di alcol e di alcol tra gli adolescenti in Europa, Asia centrale e Canada. Il rapporto ha anche notato un cambiamento nelle tendenze di genere, dove le ragazze ora eguagliano o superano i ragazzi nel fumare, bere e svapare, entro i 15 anni. Questo cambiamento è degno di nota, dato che i ragazzi tradizionalmente bevono e fumano più delle ragazze.

Zoomando sullo svapo, secondo il rapporto il 32% dei quindicenni ha provato lo svapo, di cui il 20% lo ha fatto negli ultimi 30 giorni. Il dottor Hans Kluge, direttore regionale dell'OMS per l'Europa, ha sottolineato che si tratta di una grave minaccia per la salute pubblica poiché il cervello continua a svilupparsi fino alla metà degli anni '20, quindi gli adolescenti dovrebbero essere protetti dagli effetti dei prodotti pericolosi.

Un fattore trascurato: all’aumento dello svapo corrisponde una diminuzione del fumo
Nel frattempo, il rapporto stesso evidenzia che questa impennata nell’uso delle sigarette elettroniche ha superato il fumo, con solo il 25% dei quindicenni che hanno provato una sigaretta tradizionale nella loro vita e il 15% nell’ultimo mese. Dato che gli studi hanno costantemente indicato che i vaporizzatori sono significativamente più sicuri delle sigarette normali, quest’ultimo risultato dovrebbe essere considerato positivo. La ricerca ha dimostrato che gli adolescenti sono inclini a sperimentare sostanze come il nic e, in assenza di prodotti per lo svapo, coloro che attualmente svapano starebbero invece fumando.

D'altro canto, l'OMS ha espresso preoccupazione per la normalizzazione e la commercializzazione mirata dei vaporizzatori attraverso piattaforme multimediali, come videogiochi e programmi di intrattenimento rivolti al pubblico giovane. Il dottor Kluge ha sottolineato che i bambini sono costantemente esposti alla commercializzazione online di prodotti dannosi, il che ne normalizza l'uso.

Il marketing dello svapo sui social media rivolto ai giovani deve essere affrontato con urgenza
Gli esperti di riduzione del danno da tabacco di tutto il mondo concordano ovviamente sul fatto che questo è un grosso problema che deve essere affrontato. Un approccio equilibrato potrebbe comportare la fornitura di infografiche pubblicitarie nei punti vendita al dettaglio di vaporizzatori per i fumatori interessati a utilizzare questi prodotti per smettere di fumare, imponendo al contempo rigide restrizioni alla pubblicità e al marketing che descrivono i vaporizzatori come prodotti di stile di vita.

Per affrontare questo problema, l’OMS chiede un divieto totale della pubblicità sulle piattaforme tradizionali e sui social media. Per contrastare l’aumento dello svapo giovanile, l’agenzia raccomanda all’Europa e ad altri paesi di attuare misure rigorose come l’aumento delle tasse, la limitazione della disponibilità dei prodotti e dei luoghi di vendita, il rispetto dell’età minima legale per l’acquisto e il divieto di tutti i gusti nei prodotti nic.

Tuttavia, gli esperti del settore sostengono che qualsiasi misura che renda i prodotti non disponibili o di più difficile accesso sarebbe dannosa per i fumatori che utilizzano i prodotti come aiuti per smettere di fumare. In linea con ciò, i ministri della sanità dell’UE si trovano ad affrontare una pressione crescente per adottare strategie di riduzione del danno da tabacco basate sulla scienza, con la World Vapers’ Alliance (WVA) che guida l’appello all’azione.

È tempo che l’UE metta in pratica ciò che predica
Questa spinta arriva in un contesto di ritardi nella legislazione sul tabacco, mentre i ministri della sanità si riuniscono a Bruxelles per un incontro EPSCO di due giorni in cui il “Piano europeo di lotta contro il cancro” è in cima all’agenda. Il direttore della WVA Michael Landl ha criticato aspramente le attuali politiche sul tabacco, sottolineando che la Commissione europea sembra ignorare le prove scientifiche. Sottolinea che alternative più sicure come lo svapo e le buste di nicotina sono significativamente meno dannose del fumo e si sono dimostrate efficaci nell'aiutare i fumatori a smettere.

Landl sottolinea che i ministri della Sanità dell’UE hanno ora un’opportunità cruciale per sostenere normative sensate che potrebbero prevenire fino a 700.000 morti inutili ogni anno a causa del fumo. “Il Piano per sconfiggere il cancro riconosce che lo svapo può aiutare i fumatori a smettere”, ha affermato. “I politici devono agire sulla base di questa conoscenza”.

Il direttore della WVA ritiene che l’incontro dell’EPSCO potrebbe rappresentare un punto di svolta nell’approccio dell’UE alla riduzione del danno del tabacco. Ribadisce che i ministri della sanità dovrebbero guardare con ammirazione alla Svezia, che è sulla buona strada per diventare il primo paese al mondo senza fumo, in gran parte grazie al sostegno all’uso di alternative più sicure. L’UE potrebbe e dovrebbe adottare normative simili per realizzare un futuro senza fumo.

A sostenere l’appello all’azione della WVA c’è una petizione firmata da oltre 35.000 cittadini, intitolata “Ogni vita conta”, che sollecita l’UE ad adottare principi di riduzione del danno nelle sue politiche sul tabacco. Le parti interessate possono ancora aggiungere il proprio nome a questa petizione. La WVA sta incoraggiando la Commissione Europea e i ministri della sanità a tenere conto sia delle prove scientifiche che della difesa dei consumatori nel considerare normative che potrebbero salvare migliaia di vite.

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